MUSEI

Museo della “Vita del soldato nella Grande Guerra”

Il museo La vita del soldato nella Grande Guerra, riallestito nei locali ristrutturati adiacenti la nuova biblioteca civica di Recoaro, diventandone una interessante appendice anche in prospettiva di una trasformazione in vero e proprio centro di documentazione, espone una straordinaria raccolta di testimonianze materiali d’uso quotidiano, in dotazione sul fronte alpino durante la Prima Guerra Mondiale.
Recuperati sui luoghi di battaglia, prevalentemente nelle zone dell’Adamello e del Pasubio, dal recoarese Antonio Storti, gli oggetti, ora a disposizione della pubblica fruizione, offrono una spesso inedita prospettiva sulle condizioni di vita dei soldati al fronte.
Dal vestiario all’alimentazione, dall’igiene personale ai lavori di trincea, dalla difesa individuale ai rari momenti di riposo…, l’esposizione presenta una guerra quasi lontana dalla realtà descritta dalle notizie ufficiali e dalle fotografie; una visione purgata dal fango, dal sangue, dall’odio. Vi è forse in questi oggetti un alone di distacco che avvolge l’avvenimento storico. L’effimero e il mito della Grande Guerra si confondono in questa esposizione, volutamente antieroica, quasi domestica, dove i ricordi dei soldati, le loro speranze, il battere dei cannoni, il vento della terra aspra, l’avanzare e il ritirarsi…, la storia insomma del tremendo guerreggiare, si fa scansione di vita e proprio in questa sua semplicità rappresenta uno dei significati più alti dell’eterna vicenda dell’uomo.
Lo stretto legame fisico e culturale con la civica biblioteca garantisce un orario di apertura continuato e una certa vitalità nella proposta culturale.

Il Museo si pone anche come Centro Visita dell’Ecomuseo delle Prealpi Vicentine e, considerata la sua ubicazione, vera e propria porta d’ingresso alla visita dei siti recuperati nelle Piccole Dolomiti.

Indirizzo: Museo della vita del soldato nella Grande Guerra, via Roma 17 – 36076, Recoaro Terme (VI)
Tel. 0445 793380 (Ufficio Cultura)

Museo Paleontologico “Dott. Domenico Dal Lago”

Il museo si compone di: un pannello geologico stratigrafico della zona di Valdagno e Recoaro; un pannello “Evoluzione attraverso le ere geologiche della vita”; foto storiche e testimonianze del Dott. Dal Lago e di Giovanni Meneguzzo; pannelli con illustrazioni delle famiglie fossili; carte geologiche della vallata; vetrine complete di fossili e didascalie che testimoniano l’evoluzione geologica nella vallata dal Permiano al Miocene; vetrinetta con ritrovamenti fossili di Bolca; vetrinetta di minerali di M. Civillina; archivio con cassettiere contenenti fossili catalogati; vetrinetta con ritrovamento fossili di Grola.

Indirizzo: PALAZZO FESTARI Corso Italia, 63 – 36078 Valdagno (VI)
Tel. 0445 / 401887 – Fax 0445 / 409724

Museo della civiltà contadina della Vallarsa
Centro Studi Museo Etnografico Vallarsa
38060 Riva di Vallarsa (TN) Tel. e Fax: 0464 860016
E-mail:centrostudivallarsa@inwind.it

Il museo raccoglie numerosi oggetti della vita quotidiana, del lavoro agricolo ed artigianale di un tempo.
Nato alcuni anni fa da un progetto dell’allora Centro Promozionale Vallarsa, poi diventato Centro Studi Museo Etnografico, si propone, non solo come memoria storica del nostro recente passato, ma anche come laboratorio di idee per promuovere attività culturali, sociali ed artistiche nel Comune di Vallarsa.

ORARIO DI APERTURA
da giugno a settembre dal martedì a domenica: 9.00 – 12.00 / 15.30 – 19.00
lunedì chiuso Nel rimanente periodo dell’anno è visitabile su richiesta

Museo dei Fossili di Bolca

è dedicato alla documentazione dei reperti fossili rinvenuti nel territorio, risalenti ad una cinquantina di milioni di anni fa. Attrezzato per le visite guidate alle gallerie, è da molti studiosi considerato considerato il più importante del mondo per i pesci fossili dell’Era Terziaria.

Bolca è una località dei Monti Lessini, situata nel comune di VESTENANOVA, nota fin dalla metà del XVI secolo per gli straordinari fossili di pesci e piante provenienti dalle località della Pesciara e del Monte Postale. A queste località si possono aggiungere Spilecco e la Purga di Bolca, che hanno restituito fossili meno noti, ma ugualmente importanti. I fossili provenienti dalla zona di Bolca sono riferibili a diversi periodi dell’Eocene, ma i pesci sono attribuiti all’YPRESIANO. Il museo è dedicato all’esposizione di questi fossili, ed all’illustrazione delle tematiche scientifiche legate allo straordinario GIACIMENTO della PESCIARA. Sorto nel 1969, è stato ampliato e completamente rinnovato nel 1996; si articola su tre sale, realizzate secondo i più avanzati criteri espositivi, di cui due sono dedicate all’esposizione dei reperti fossili di maggior interesse rinvenuti nei giacimenti della zona, da molti considerata il più importante deposito fossilifero del mondo. Fossili che risalgono a cinquanta milioni di anni fa e che presentano analogie strutturali con gli esemplari attualmente presenti nei mari polinesiani. Di rilievo il pesce angelo (ceratoichthys pinnatiformis), di cui il museo conserva tre splendidi esemplari.

Museo dei Cimbri a Giazza

La popolazione cimbra ha influenzato in modo radicale la vita in Lessinia, tanto che ancora oggi sopravvivono nella località di Giazza alcune minoranze di popolazione parlante la lingua cimbra e numerosi capitelli, simboli di devozione religiosa. Per questo motivo il museo intende valorizzare le circostanze storiche, linguistiche e culturali di questo popolo, stanziatosi in Lessinia a partire dal Medioevo e legato a rituali e credenze molto radicate.
Strutturato su diversi piani, il museo presenta alcuni dei più salienti aspetti della vita cimbra: da documenti relativi alla lingua a rappresentazioni di usanze di vita familiare, da esempi di attività lavorative a testimonianze riguardanti l’architettura, da abitudini e simboli religiosi a credenze dell’immaginario popolare. Un interessante viaggio attraverso tradizioni secolari che ancora vengono mantenute in alcuni comuni della zona.

Indirizzo: c/o Centro di Cultura Cimbra di Ljetzan-Giazza – Via dei Boschi, 62 – 37030 Giazza (VR).
Orari: sabato e domenica dalle 15.30 alle 18.00 – Altri giorni su prenotazione.
Telefono: 045 7847050 E-mail: museo@cimbri.it