La Costa Media è una roccaforte che si sviluppa direttamete da Cima Carega in direzione Nord-Est Sud-Ovest, che delimita la Conca di Malga Posta a Settentrione e Il Vallone di Campobrun – Lagosecco, per terminare nella Cengia di Pertica e nella Valle di Ronchi, Delimita i confini dell’area protetta di Campobrun.
E’ formata da varie cime tutte sopra i 2000m, che non hanno un nome ufficiale, ma solo uno sterile numero di quota.
Due delle cime sono state soprannominate:
CIMA TIBET
2098m ornata da alcune bandierine tibetane, come segno di solidarietà per i fatti avvenuti in Tibet, si sono tenute delle manifestazini di sostegno alla causa.
Le bandiere di preghiera sono un particolare oggetto di culto molto diffuso in ambito buddista.
Si tratta di preghiere che vengono scritte su stoffe colorate, unite insieme ed esposte all’aperto affinchè giungano al cielo.
Le bandiere di preghiera veicolano messaggi universali di pace, di compassione, forza interiore e speranza.
Per questo motivo si trovano diverse Preghiere Tibetane (a volte le bandiere di preghiera vengono chiamate così) esposte all’aperto, davanti a templi e luoghi sacri, nelle città fino ad essere esposte sulle cime delle montagne.
Le bandiere hanno un proprio significato simbolicosono impresse sui cinque differenti colori che sono collegati ai cinque elementi.Blu: Aria/Cielo,Bianco: Spazio,Rosso: Fuoco,Verde: Acqua; Giallo: Terra.
CIMA MADONNINA
2140m già Cima Nera, con la bella scultura della Vergine come segno di fede e ex-voto, nella vicina selletta risale una antica traccia che risalendo da Campobrun porta ai ruderi di Malga Posta
CONCA DI MALGA POSTA
Ampia conca prativa racchiusa dalle cime della Costa Media, dalle contrafforti del Cherlong per terminare con Cima Posta, aprendosi degradando verso la valle dei Ronchi con vista sull’altopiano Lessinico.
Da sempre utilizzata dall’uomo per l’alpeggio.
Molto frequentata dagli abitanti di Giazza che portavano innumerevoli capi di pecore popolando la oramai abbandonata conca.
Il Nucleo vitale della Conca era rappresentato da malga Posta, oramai ridotta a ruderi.
Probabilmente secondo Gianni Pieropan il termine “Posta” che sta tutt’ora alla base dell’equivoco del nome della sommità delle Piccole Dolomiti, è racchiuso proprio in questa conca, che rappresenta per l’antica economia montanara la Posta cioè la Meta da raggiundere, quando erano importanti i verdi pascoli e non le, seppur dolomitiche, spoglie roccie.
L’ABISSO MARINO
Per essere un nome appare comunque poco adatto ad una cima.
In effetti non si tratta di una cima, ma di una cavità ipogea che trova il suo inghiottitoio proprio nella Costa Media della Carega.
Per fortuna è di difficile accesso, vista anche la potenziale pericolosità dell’abisso.
A noi per il momento ci basta saprere che esiste.