LA STORIA DI CIMA MADONNINA

CIMA MADONNINA 2140 m già Cima Nera, con la bella scultura della Vergine come segno di fede e ex-voto di Mario Cagnel.

Durante l’ultimo conflitto mondiale 1940-1945, Mario Cargnel volle fare un Voto alla vergine Maria Madonna. Chiese di poter essere, i suoi famigliari ed egli stesso, salvi dagli eventi bellici in corso. Promise, che se ciò si fosse avverato avrebbe portato un’immagine della Madonna stessa su una delle più alte cime delle montagne veronesi. Così Mario Cargnel, alla fine della guerra iniziò lo ricerca del posto in cui poter, assolvere il Voto fatto. Dopo una lunga ricerca sulle montagne veronesi, Mario Cargnel trovava nel Gruppo del Carega, su una vetta denominata Cima Nera, il punto ideale all’adempimento del Voto.

L’8 ottobre 1950 un gruppo di alpinisti ponevano così, dopo notevole sforzo fisico, lo statua della Madonna scelta da Mario Cargnel. Da allora la vetta venne denominata Cima Madonnina. Vittorino Battiti, Egidio Vascotto, Luigi e Giovanni Dolci, Sergio Carmagnani, Renzo Giuliani, Bruno Marangoni, Gino Cristofori, Enrico Vidoni e Valeriano Zenorini sono gli amici che hanno reso possibile questa impresa.
Mario Cargnel Dal 1924 lavora in un negozio di fotografia di via Leoni, dove impara e si appassiona a quest’arte. Già dalla giovinezza dimostra molto interesse per i monti veronesi e trentini, raggiungendoli in bicicletta per compiervi innumerevoli escursioni. Nel 1934 è arruolato e nel 1936 è volontario per l’Africa orientale con i compiti di telegrafista. Al congedo, nel 1937 rimane ad Asmara in Eritrea, dove apre un negozio di fotografo. Ottiene di lavorare per il Governo generale dell’Africa orientale italiana e alle dipendenze del Duca d’Aosta, per documentare gli avvenimenti in quelle zone. Rientrato in Italia dal 1940 al 1945 collabora con l’istituto Luce come fotografo e cineoperatore sui fronti di guerra. Apre inoltre nel 1941 a Verona un negozio di fotografia. Socio del CAI dal 1946 e fondatore del gruppo Falchi nel 1951, effettuo numerose escursioni su Cervino, Gran Combin, Bernina, Monte Rosa, Gran Paradiso, ecc. Dal 1954 con a gruppo Grotte Falchi organizzo numerose spedizioni speleologiche tra cui spiccano ancora quelle alla Spluga della Preta sul Corno d’Aquilio. Fino agli ultimi giorni di vita mantiene sempre contatti con i vari gruppi alpinistici veronesi e speleologici nazionali. Ci lascia il 5 novembre 1996.

Dall’opuscolo: “50° Anniversario Cima Madonnina” curato dalla Famiglia Cargnel.

LA STORIA DI CIMA MADONNINA