ANELLO DELLA SCAGINA

Anello al Passo della Scagina
Facile ed appagante anello, può essere il primo approccio con il settore attorno al rifugio Bepi Bertagnoli ed il sottogruppo del Gramolon.
Si percorrono integralmente stradine militari e mulattiere storiche di arroccamento costruite durante la prima guerra mondiale.
Per l’intero percorso circa 3 ore, dislivello complessivo 500 metri.
Difficoltà escursionistiche, ma da non sottovalutare, anzi da sconsigliare, all’inizio di primavera quando vi è ancora neve nei franosi canaloni.


Dal rifugio Bertagnoli (m.1250) proseguire per la stradina sterrata (chiusa al traffico) in direzione sud in leggera salita. Dopo qualche chilometro, subito dopo una evidente parete franata, sulla sinistra si stacca un sentiero, scorciatoia della stradina, che conduce alla Sella Gabellele (m.1552). Quando si ritrova la stradina, tralasciare l’indicazione per rifugio Montefalcone e svoltare invece a sinistra. Dalla Sella il panorama si apre vastissimo e ci si può affacciare sopra le balze rocciose a picco sull’altopiano delle Montagnole, con grandi visioni su tutto il gruppo del Monte Pasubio – Cima Carega. Si prende a sinistra il sentiero 202, una buona mulattiera di arroccamento scavata durante la prima guerra mondiale. La mulattiera, con leggeri saliscendi, conduce con sicurezza e facilità al Passo della Scagina.
Si percorrono i franosi versanti sud-ovest di Cima Mesole e del Monte Gramolon (m.1814). L’ultimo tratto è piuttosto ardito e si attraversa una breve galleria. S’incrocia pure il sentiero attrezzato (per esperti con attrezzatura da ferrata) del Gramolon. Dal Passo della Scagina (m.1546), vasti panorami verso la Val Fraselle ed il Monte Zevola (m.1975), in mezz’ora si scende (verso sinistra) al rifugio Bertagnoli.
L’ultimo tratto presenta una contropendenza ed incide le balze rocciose con ponticelli ed un corrimano con corda d’acciaio.

ANELLO DELLA SCAGINA
Tags: