LOBBIE E ALTO CHIAMPO

MADONNA DELLE LOBBIE FOTO MALVEZZI MARCO

L’Alpe di Campofontana, nel comune di Selva di Progno, è un vasto altopiano adagiato sui pendii delle Lobbie, delimitato dalle sottostanti valli di Illasi e Chiampo nelle quali si incunea in maniera evidente.
A Nord va a delimitare la val Fraselle mentre a Sud si innesta nella Val d’Illasi e indirettamente nella Val d’Alpone.
Il paesaggio disposto su di un altopiano ondulato, ricoperto da prati e alcune faggete, è disseminato da piccole contrade con caratteristiche malghe.
Se non fosse per il profondo solco della val d’Illasi lo si potrebbe confondere facilmente con i rilievi della vicina Lessina.
Nella zona si pratica ancora l’alpeggio del bestiame per la produzione del Monte Veronese DOP

Tra le varie contrade la più caratteristica è quella dei Pagani che conserva ancora le tipiche caratteristiche delle costruzioni lessiniche, e la sua settecentesca fontana.
Il termine Pagani pare sia dovuto al fatto che visto l’isolamento della zona fu uno degli ultimi territori a essere evangelizzati, gli abitanti seguivano ancora tradizioni pagane. Della provincia di Verona è il territorio più lontano dalla città.
Molti sono i capitelli e le stele votive disseminati nei prati a ricordare la fede come forte testimonianza , tra tutti ricordiamo una singolare quanto affascinante Pietà conosciuta col nome di Madonna delle Lobbie.

Seguendo gli evidenti sentieri di collegamento tra le malghe è possibile raggiungere la cima del monte Lobbia e percorrere un itinerario ad anello per il piccolo altopiano.
Inoltre l’Alpe è attravaersata dalla famosa Via Vesentina che permetteva il collegamento tra la lessinia vicentina con quella veronese e il territorio trentino d’oltreconfine.
Recentemente sul versante meridionale di Cima Lobbia è stato costruito di un percorso di sci nordico.

Da vedere
La Contrada Pagani e la fontana
La Madonna delle Lobbie
Le tipiche Malghe e l’alpeggio
Il presepe vivente nel periodo natalizio
Bolca e i suoi fossili

Da gustare
I formaggi e il burro direttamente dai produttori

La dorsale che origina dalle Lobbie si prolunga nella val d’Alpone e incontra Bolca con il suo “mare tropicale”.

BOLCA E LA PESCIARA

Bolca, nell’alta Val d’Alpone, sovrasta come un baluardo la val del Chiampo. Seppure dal punto di vista amministrativo siano realtà estranee, tra loro sono non solo otticamente visibili e facilmente raggiungibili, ma morfologicamente simili.
Entrambe condividono una caratteristica “Purga” e la famosa Pesciaia si trova nel versante del Chiamo a metà strada tra le due.
Bolca è località famosa in tutto il mondo per la ‘pesciaia’, la cava dove sono stati estratti i più spettacolari reperti fossili di pesci e piante che si trovano in numerosi musei, in particolare al Museo di Scienze naturali di Verona.
I primi ritrovamenti ‘scientifici’ risalgono al 1555, ma la ricerca sistematica ebbe grande influsso e vivacità tra gli studiosi ottocenteschi.
Anche per questo luogo la storia è lunga e antica. Nella caratteristica ‘Purga’ (purk, burgh = castello o luogo fortificato) il vulcanico colle piramidale alle spalle del paese, già frequentato in epoca preistorica venne eretto un castello medioevale tenuto dai Mezzagonnella per conto degli Scaligeri.

La Valle del Chiampo è una vallata prealpina fra le Piccole Dolomiti e i monti Lessini che corre in direzione nord-sud in provincia di Vicenza, al confine con la provincia di Verona, percorsa dal fiume omonimo.

Lunga una trentina di chilometri, molto stretta e impervia nella sua parte alta, è scarsamente abitata pur essendo caratterizzata da bellezze paesaggistiche e naturali considerevoli.

Permette di raggiungere dalla pianura, direttamente la base del gruppo delle Tre Croci e del versante vicentino delle Lobbie di Campofontana .

CAMPODALBERO
L’alta Val di Chiampo trova il suo fulcro nell’abitato di Campodalbero e nel vicino Rifugio Bepi Bertagnoli .
Campodalbero è un piccolo paese, formato da alcune contrade sparse sul dorso montuoso, a noi piace immaginarlo in questa stupenda poesia di Bepi De Marzi.

LA PURGA DI DURLO
A dominare il paesino il Monte Purga di Durlo ‘Purga’ (purk, burgh = castello o luogo fortificato), caratteristico cono vulcanico perfettamente regolare. Tutt’attorno la roccia dominante è il calcare rosso, ricco di fossili. Siamo a poca distanza dal ben più famoso paese di Bolca, noto per la Pesciaia che ha fornito migliaia reperti fossili marini.

La lunga dorsale erbosa dove sono aggrappate le contrade di Durlo (m.845) divide l’oscura valle del Poneche dalla valle del Corbiolo. Siamo nell’alta valle del Chiampo, da sempre luogo di passaggio lungo la Via Visentina , tra la lessinia e il basso trentino.

Sulla cima del Purga, proprio sopra le rocce della bocca eruttiva, vi sono i ruderi di una torre. La leggenda popolare l’associa ai resti di un’antichissimo castello. Poco più in basso, tutt’attorno, tracce di mura a protezione della roccaforte.
Ma le tracce archeologiche si spingono ben oltre. E’ ipotizzabile la continuità insediativa fin dall’età del ferro e, certamente, qui esisteva un castelliere preistorico, poi utilizzato quale castrum romano ed infine strategica postazione longobarda. Fonte Magico Veneto.
Altre caratteristiche Purghe le possiamo trovare nelle vicina Bolca e in lessinia a Velo Veronese.

OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI MARANA
Sulle pendici del Monte marana sorge un piccolo e caratteristico osservatorio astronomico, che effettua attività di ricerca e formazione per appassionati e neofiti dell’astronomia. Osservatorio Astronomico M.te Marana -Associazione “Cieli Perduti” Astronomia Alto Vicentino.

Cupola in acciaio Inox di mt. 5 di diametro fabbricata e posata dalla ditta “Gambato” di Spinea (VE)
Telescopio principale: configurazione Ritchey-Chretien da 360mm F=2800 di fabbricazione “Astrotech – Officina Stellare” – Thiene (VI).
Montatura equatoriale alla tedesca “10 Micron” GM-2000 con sistema di puntamento attivo QCI a controllo remoto.
Sala controllo sottostante la cupola con completo controllo remoto dei sistemi di guida del telescopio e dei movimenti meccanici della cupola.
Sala conferenze da 44 mq capace di ospitare 30 visitatori, dotata di sistemi di videoproiezione e audio.